Coronella


Il termine "coronella" indica ancora oggi in idraulica un argine a pianta curva che serve di sostegno a un'arginatura fluviale pericolante. Il nome Coronella rievoca dunque antiche vicende di terre paludose, arginate per le continue alluvioni. 
Il paese nacque, tra il 1526 e il 1604, nel luogo precedentemente occupato dall'abitato di Torre del Fondo, sorto nel XIII secolo, posto dai ferraresi sul canale navigabile per Bologna e raso al suolo da un'alluvione del Reno. L'area di Torre del Fondo fu inclusa da Ercole I d'Este nel risanamento della Sammartina: venne cioè racchiusa entro l'argine circondario, o coronella, che da Porotto, fiancheggiando il Ladino, giungeva alla Torre del Fondo, costeggiava la Torre dell'Uccellino, quindi San Martino, fino ad arrivare a Marrara. E' invece da attribuire ai Costabili la precedente bonifica della tenuta del Cominale. A Torre del Fondo, dove secondo il censimento del 1590 vivevano, congiuntamente alla villa del Cominale, 721 abitanti, la famiglia dei Pasqualetti, ricchi possidenti della zona, eresse nel 1500 una chiesa dedicata allo Spirito Santo, elevata a parrocchia sotto la dipendenza di Porotto. Nel 1604 però l'immissione del Reno nella Sammartina lasciò le ville di Torre del Fondo, Cominale e Giare nella zona non arginata, cosicché, alla metà del XVII secolo, l'antico paese fu distrutto dalla furia del fiume. Solo quando il Reno venne inalveato nel Canale Benedettino, nel 1767, riprese l'afflusso di abitanti in queste terre ormai libere dalle acque.
Coronella nel secolo scorsoCoronella sorse tra il bolognese e il ferrarese, a cavallo della "via della Confina", tanto che ancora oggi questa strada divide la parte del paese amministrata dal Comune di Poggio Renatico da quella afferente al Comune di Vigarano Mainarda.
Anche la storia religiosa risente di questo carattere limitaneo. Il cardinale Gian Battista Nasalli Rocca, arcivescovo di Bologna, e monsignor Ruggero Bovelli, arcivescovo di Ferrara, convennero però nell'unione dei territori delle due diocesi per formare la curazia di Madonna Boschi-Coronella.
Nel 1959 invece monsignor Natale Mosconi divise la curazia e creò due nuove parrocchie, riconosciute civilmente il 20 luglio 1961 dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. Nel 1964, nel centro del paese, in luogo dell'oratorio di proprietà della famiglia Zamorani, venne eretta l'attuale chiesa in stile moderno, sempre dedicata alla Beata Vergine del Rosario: la festa patronale ha luogo la prima domenica di ottobre. La parrocchia di Coronella è retta dal 2005 da don Andrea Frazzoli.
Nel corso della prima guerra mondiale, nel 1917, i prati di Coronella, liberi da alberi e casolari, furono scelti per costruirvi un deposito di munizioni d'artiglieria e di bombe d'aviazione, dapprima dislocate nel Veneto. Prima della sua scomparsa, nel 1926, quel sito fece vivere momenti drammatici quando, nel 1919, esplose parte del deposito denominato Cà Bragliona, fortunatamente senza coinvolgere l'abitato.
Poco lontano dal centro del paese si apre l'antica tenuta agricola Ghisiliera, che oggi ospita l'agriturismo che prende il nome dalla Torre del Fondo in cui sorge.
Secondo la ricerca storica condotta dal professor Gianni Cerioli, i primi proprietari documentati con sicurezza furono i Galvani, fattori ducali: un atto del 6 maggio 1532 attesta come Battista Galvani concesse la tenuta a Zamino di Gerardo Galvani, in garanzia di un prestito ricevuto. Allora la tenuta era costituita quasi esclusivamente da terreno boschivo, con salici e canneti, quasi per nulla bonificata e priva di immobili.
La proprietà rimase ai Galvani fino all'8 maggio 1625, quando Girolamo e Baldassare Galvani la vendettero a Francesco e Ludovico Gennaiosi, figli di Onofrio Bevilaqua. In seguito la tenuta finì al solo Francesco, che la incluse alla dote della figlia Bradamante Bevilaqua, sposatasi nel 1647 in seconde nozze con Conte Francesco Calcagnini IV. Fra il 1681 e il 1685 circa Giuseppe Scrofa e la moglie Deianira Calcagnini procedettero alla bonifica della tenuta, costruendo due case coloniche, un fienile e la Torre: un'operazione particolarmente costosa che ne aggravò il dissesto economico.
Ciò costrinse la famiglia alla vendita della possessione, che venne acquistata, con rogito datato 13 maggio 1698, da Gennaiose Francesco Pio Ippolito Ghisilieri di Bologna, che andava acquistando beni a Ferrara e provincia in vista di poter ottenere la cittadinanza ferrarese. 
Il nuovo proprietario fece costruire la piccola chiesetta di Santa Lucia, che da oratorio pubblico divenne anche sede della parrocchia della zona di Coronella-Vigarano Mainarda.
Ancora problemi economici furono causa di un'ulteriore vendita, questa volta al Capitano Carlo Antonio Tebaldi, con atto del 6 maggio 1792. Il 9 Maggio 1825 i Tabaldi, dovendosi trasferire a Milano, cedettero la proprietà al Conte Camillo Trotti, che in data 14 maggio 1839, rivendette la tenuta all'ex corsaro Michele Bergando di Antonio, la cui famiglia procedette alla ristrutturazione degli immobili rurali presenti sulla proprietà e alla costruzione di una casa colonica posta fra la Torre e l'oratorio di Santa Lucia. E ancora, il 26 maggio 1846 la famiglia Bergado trasmise la tenuta al Conte Michele Fausto Prosperi, poi un nuovo passaggio a Pietro Paolo Balboni, in realtà un prestanome di Giacomo Nagliati. Il 25 Maggio 1906 i fratelli Tancredi ed Aristide Nagliati, a nome proprio e degli altri loro fratelli, vendettero al Cavalier Guglielmo Zamorani: ancora la famiglia ne detiene la proprietà.
Oggi due sono le principali realtà aggregative del paese.
La Nuova Associazione Carnevale, che organizza, la prima domenica di ottobre, la Fiera della Beata Vergine del Rosario, con luna park, fiera campionaria, animazione, stand gastronomici e spettacolo pirotecnico, e, a maggio, la Festa di Primavera, ovvero il carnevale notturno dei bambini, caratterizzato dalla sfilata dei carri allegorici.
La Polisportiva Coronella, artefice della Sagra dal Caplaz, che si svolge ad agosto presso il campo sportivo e di cui sono protagonisti appunto i caplaz, i cappellacci con la zucca. La società annovera una squadra di calcio, che milita nel campionato provinciale di seconda categoria; le squadre di calcetto maschile e femminile e la compagine di calcio amatoriale, che disputano i campionati Uisp.
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