Descrizione
Antica Fiera di Merci e Bestiame - Poggio Renatico (FE)
Quando: MESE DI GIUGNO
Dove: Poggio Renatico
Organizzazione: Associazione  Fiera di Merci e Bestiame e Comune di Poggio Renatico, in collaborazione con le associazioni agricole, venatorie e di volontariato poggesi e con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ferrara
Informazioni:Â www.fieramerciebestiame.it
La manifestazione riscuote ogni anno sempre maggiore successo in termini di consensi e di presenze, raccogliendo grande favore fra gli operatori del settore e richiamando migliaia di visitatori: intere famiglie poggesi e provenienti dai paesi limitrofi.
Merito e formula vincente dell'Antica Fiera di merci e Bestiame è stato aver saputo conciliare la rievocazione di un evento che nell''800 e per parte del ‘900 fu di grande rilievo per la vita socio-economica della comunità con un appuntamento oggi di notevole importanza per la promozione del territorio, delle sue eccellenze e delle sue tipicità .
Le origini di questo evento si perdono nel tempo. La prima attestazione in nostro possesso consiste in un documento, emesso il 15 maggio 1892, con cui l'allora sindaco Carlo Mantovani avvisava che il 12 giugno dello stesso anno si sarebbe svolta «la consueta prima Fiera di Merci e Bestiame», aggiungendo che «ai signori commercianti e proprietari è assicurata la maggiore assistenza da parte delle autorità ».
La tradizione proseguì ancora per diversi decenni: un altro avviso, datato 1940, sottolinea infatti che «non saranno permessi giuochi di qualsiasi specie». La fiera però andò perdendo vitalità nel secondo dopoguerra, sino a scomparire.
Oggi l'antico mercato torna ad animarsi, non per concludere trattative sulla piazza del paese, ma per far riscoprire la cultura agricola in cui affondano le radici di Poggio Renatico, per valorizzare il mondo rurale e la vitalità , la dedizione e l'operosità che caratterizzano i suoi protagonisti, per apprezzare il paniere locale e il profondo legame fra terra e tavola, per trascorrere una piacevole giornata a contatto con la natura, favorendo il rispetto per l'ambiente.
Carnevale dei Bambini - Poggio Renatico (FE)
Carnevale dei Bambini di Poggio RenaticoÂ
Quando: Mese di febbraio e maggio
Dove: Poggio Renatico, centro storico
Organizzazione: Comitato Carnevale di Poggio Renatico
Informazioni:Â Facebook [LINK]
Rognaticon, la maschera poggese Rognaticon è la maschera carnevalesca locale: la mascotte della kermesse prende il suo appellativo dall'antica denominazione del paese.
Intorno alla piazza del paese si snoda il tradizionale circuito carnevalesco, aperto dallo spettacolo folcloristico e dalla maschera locale Rognaticon.
Alla sfilata partecipano i carri delle storiche società che ogni anno con sagome di ferro, carta, colla, vernici riescono a dar vita a simpatiche e stupefacenti creazioni. Ai carri allegorici, da cui parte lo straordinario gettito di palloni, pupazzi, caramelle e sorprese varie, si aggiungono a rallegrare lo spettacolo in maschera le gag degli speaker storici Tonino e Livio, affiancati sul palco centrale dalle splendide Veline e da Nicola Dondi alla consolle.
A garantire lo spuntino sono i numerosi punti ristoro allestiti lungo il percorso dai volontari e l'Ustariaza di Avis e Udi, con la distribuzione di patatine fritte, pinzini, panini farciti con ogni prelibatezza, dolci carnevaleschi e torte.
La peculiarità del Carnevale di Poggio Renatico è quella di essere una manifestazione tutta dedicata ai bambini e davvero a misura di famiglia. Pensando ai più piccini venne infatti fondata nel 1970 da suor Alfonsina.
Suor Alfonsina giunse alla materna di Poggio Renatico dalla Calabria molto giovane, animata da grande entusiasmo e portando con sé lo spirito della sua terra, che con grande calore vive le feste.
Molto presto, in occasione del carnevale, i piccoli della scuola cominciarono a uscire nella piazza con le loro maschere per coinvolgere il paese nei festeggiamenti, finché nel '70 si riuscì a organizzare la prima vera sfilata che contava quattro carri, costruiti in due capannoni grazie all'impegno di un piccolo gruppo di volontari.
Ciò che più caratterizzava la festa erano però le sfilate a piedi dei bambini in costume, che si esibivano in balletti e corografie: alla loro realizzazione partecipavano tutte le famiglie, che provvedevano alla sapiente confezione dei coloratissimi abiti e che arrivarono anche a raccogliere fra loro dei fondi.
Festa degli Anniversari di Matrimonio
Festa degli Anniversari di Matrimonio
Quando: Mese di Dicembre
Dove: Poggio Renatico
Organizzazione: Comune di Poggio Renatico
Informazioni: 0532-824525
L'Amministrazione comunale ha istituito nel 2005 una speciale giornata dedicata alle coppie che abbiano raggiunto l'invidiabile traguardo dei 50 anni di nozze.
Questa iniziativa rappresenta una significativa occasione di partecipazione a uno dei momenti più gioiosi dell'unione coniugale e si propone al contempo di sottolineare l'importanza dei valori della famiglia, quale nucleo fondante della società , e della stabilità della famiglia.
Giornata del Merito
Giornata del Merito
Quando: Mese Novembre/Dicembre
Dove: Poggio Renatico,
Organizzazione: Amministrazione Comunale
Informazioni: 0532-824525
Fiera di San Michele - Poggio Renatico (FE)
Fiera di San Michele
Quando: 29 settembre
Dove: Poggio Renatico
Organizzazione: Pro Loco di Poggio Renatico, in collaborazione con Amministrazione Comunale, associazioni di volontariato e di categoria
Informazioni: 333 7807464 (Pro Loco)
Fra le numerose iniziative che animano la fiera  riscuotono sempre grande successo le suggestive esposizioni allestite dalle associazioni di volontariato e di categoria
La fiera è dedicata al patrono di Poggio Renatico, San Michele Arcangelo.
Settembre Poggese
Settembre PoggeseÂ
Quando: mese di settembre
Dove: Poggio Renatico
Organizzazione: Pro Loco di Poggio Renatico, in collaborazione con  Amministrazione Comunale, associazioni di volontariato e di categoria
Informazioni: 333 7807464 (Pro Loco)
Nel corso di tutto il mese di settembre si susseguono eventi, manifestazioni e iniziative che culminano nella  Fiera di San Michele.
Sagra della Bondiola - Poggio Renatico (FE)
Sagra della Bondiola
Quando: Mese di settembre
Dove: Poggio Renatico, Parco 1° Maggio di via San Carlo
Organizzazione: A.C.D. Polisportiva Poggese
Informazioni:Â Facebook [LINK]
I volontari della Sagra della Bondiola con i sindaci dell'Associazione Intercomunale Alto Ferrarese.
La sagra è organizzata dalla Polisportiva Poggese per sostenere le proprie attività , in particolare quelle legate al calcio e allo sport giovanile: propone buona cucina, sport, musica e solidarietà .
Il forte legame fra sport e infanzia è ribadito anche dai tradizionali appuntamenti il cui ricavato è interamente devoluto all'Unicef: la Camminata della Bondiola; il Torneo di Calcio giovanile con il Trofeo Andrea Baraldi e il Trofeo Bruno Zucchini; il concerto del Coro dei piccoli cantori di San Francesco di Ferrara e Rimini, diretto da padre Orazio Bruno.
Menù: Penne alla poggese, Tortellini (panna, brodo, ragù), Cappellacci con la zucca (ragù, burro e salvia), Pappardelle al cinghiale, Tris dello sportivo (Caplaz, Penne alla poggese, Tortellini alla panna). Bondiola poggese, Salama da sugo, Grigliata mista di carne, Stinco al forno, Somarino con polenta, Salsiccia ai ferri, Filetto di manzo. Contorni. Formaggi. Dolci. Bevande. Vini doc.
Si dice che favorisca la longevità e la si può gustare unicamente a Poggio Renatico, all'ombra del Castello Lambertini.
La saporita, friabile e succulenta bondiola poggese ha radici antiche, che vanno cercate nel bel e cot, tipico salume delle cittadine di Bagnacavallo e Lugo, luogo in cui affonda le proprie origini la famiglia Monatanari.
Il maestro salumiere Carlo Alberto Montanari è il rifornitore ufficiale della sagra: alle sue sapienti mani è affidata la ricetta tramandata dal 1873, prima dal nonno Ottavio, norcino a Bagnarola di Budrio, poi dal papà Mario, maestro salumiere fino all'età di 100 anni e vissuto per 103 anni.
La bondiola poggese è un salume insaccato in vescica suina, fatto con capocollo, cotenna battuta e spezie, che non viene stagionato. Necessita di una paziente cottura a regola d'arte: sistemata in un sacco di tela e fissata a un legnetto, la bondiola non deve toccare il recipiente in cui deve bollire non meno di quattro ore. Va infine servita a fette accompagnata da purè di patate.
Sagra delle Rane - Chiesa Nuova (FE)
Quando: mese di luglio
Dove: Chiesa Nuova, campo sportivo (ingresso da piazza Merli)
Organizzazione: A.D. Polisportiva Chiesa Nuova
Informazioni:Â 353 4303134
La sagra è organizzata dalla Polisportiva Chiesa Nuova per sostenere le proprie attività sportive e culturali: ne sono protagoniste l'ottima cucina e la grande ospitalità , garantite dai numerosi volontari del paese e accompagnate tutte le sere dalla musica delle migliori orchestre.
L'idea di questa manifestazione, oggi particolarmente apprezzata dai buongustai, ha una curiosa origine: prese spunto dalla chiusura della trattoria "Il Girino", nota per le specialità a base di rane, e dal desiderio di continuarne la lunga tradizione, ormai congiunta al nome stesso del paese.
Sagra dal Caplaz - Coronella
Sagra dal Caplaz
Quando: mese di agosto
Dove: Coronella, campo sportivo di via Coronella
Organizzazione: A.D. Polisportiva Coronella
Informazioni: Facebook [LINK] - www.sagradalcaplaz.it - 344 2164836
Un gruppo di volontari della Sagra dal Caplaz presso la struttura allestita nell'impianto sportivo di Coronella.
La sagra è organizzata dalla Polisportiva Coronella per sostenere le proprie attività sportive, sociali e aggregative.
Il segreto del successo di questo appuntamento enogastronomico di fine estate sta nella perizia dei volontari: le più esperte zdore del paese, depositarie dei segreti del cappellaccio, ne preparano migliaia, nel rispetto della più tradizionale delle ricette e senza lesinare sugli ingredienti (migliaia di uova, quintali di purè di zucca, formaggio a volontà ) per ottenere un prodotto di alta qualità ; i cuochi danno il tocco finale tirando i cappellacci in padella per far sì che la pasta assorba il condimento e acquisti consistenza al palato.
Menù: Cappellacci con la zucca al ragù, Cappellacci con la zucca al burro e salvia, Pappardelle alla lepre,  Pappardelle al ragù, Bigoli all'anatra. Salamina con purè, Fiorentina, Somarino con polenta, Grigliata di carne, Stinco al forno con patatine, Salsiccia, Polenta pasticciata alla lepre. Insalata mista, Patate fritte, Purè. Dolci. Semifreddi. Bevande e un'ampia scelta di vini di qualità .
Il cappellaccio è un delicato impasto di zucca, parmigiano, noce moscata e sale, ravvolto in una sfoglia tagliata a quadrati.
Le origini di questo primo piatto risalgono al tempo degli Estensi: la più antica ricetta data all'anno 1584 e fu redatta da Giovan Battista Rossetti, scalco di Lucrezia d'Este, che inserì i "tortelli di zucca con butirro" nel suo trattato "Sullo Scalco".
I caplaz, connubio fra dolce e salato molto apprezzato in epoca rinascimentale, erano un cibo di corte e una presenza ricorrente e graditissima da agosto fino a gennaio.
Ricetta dei cappellacci di zucca
Ingredienti (per 6 persone).
Per il ripieno: 800 gr. di zucca cotta al forno, 300 gr. di parmigiano grattugiato, 1 piccola noce moscata grattugiata. Per la sfoglia: 600 gr. di farina, 6 uova, 1 pizzico di sale. Per il condimento: 100 gr. di burro, 60 gr. di parmigiano grattugiato oppure ragù di carne.
Preparate il monte della farina, versate il sale e le uova nella cavità e impastate la sfoglia: lasciatela quindi riposare in una terrina coperta. Pulite la zucca dai filamenti e dalla scorza e mettetela in una terrina con gli ingredienti sopra indicati: preparate il ripieno che dovrà risultare morbido.
Tirate la sfoglia, ritagliate con la rotella dentata dei quadretti in modo che i cappellacci vengano grandi 4 cm circa e distribuite sopra un po' di ripieno: unite le punte di ciascun quadretto in modo da formare un triangolo ben imbottito, premete bene ai lati e saldate ad anello le punte.
Cuocete i cappellacci in abbondante acqua bollente, spegnendo il fuoco quando sono ancora sodi. Scolateli, conditeli con abbondante burro fuso e salvia o con il ragù e serviteli con una spolverata di parmigiano grattugiato.
Sagra della Salamina da sugo al cucchiaio - Madonna Boschi (FE)
Sagra della Salamina da sugo al cucchiaio
Quando: mese di settembre e ottobre
Dove: Madonna Boschi, centro del paese
Organizzazione: Pro Loco Madonna Boschi
Informazioni:Â Facebook [LINK]
I volontari della Sagra della Salamina da sugo al cucchiaio nella cucina del Palasalamina.
La sagra è organizzata dalla Pro Loco di Madonna Boschi, nata il 5 aprile 2002 con l'intento di promuovere e valorizzare il territorio, la sua gastronomia e la sua cultura, con un occhio di riguardo per la solidarietà .
La manifestazione propone un vero e proprio trionfo di sapori e l'apoteosi dello storico insacca da cui prende il nome, prodotto da tempo immemorabile in tutte le case coloniche del borgo rurale, secondo i segreti tramandati di padre in figlio.
Oggi questo prodotto è uno dei maggiori vanti per  i madonnesi, che grazie alla salamina da sugo hanno conquistato anche le Normandia, arrivando a suggellare un ‘patto di gemellaggio gatronomico-culinario' con la città francese di Caudebec lès Elbeuf.
Menù: Antipasto del contadino, Coppa di testa nostrana, Gran trittico di salamina, Carpaccio di salamina con grana e crema di aceto balsamico, Crostini di cinghiale del toscano. Lasagne gialle al forno con purea di zucca, Fagottini alla salamina da sugo, Garganelli alla salamina, Tagliatelle del sottobosco, Gramigna alla Madonnese con ragù di salamina. Gran Suprema, Salamina da sugo al cucchiaio con purè, Cima di purè con cascata di salamina da sugo, Cinghiale alla toscana con polenta, Funghi e polenta, Misto di porco alla griglia, Misto di formaggi. Purè, Patate fritte, Misto di verdure, Friggione di cipolla, Funghi trifolati. Grana, Pecorino, Gran misto di formaggi. Dolce. Bevande.
La salamina da sugo è nobile e saporito insaccato che costituisce da molti secoli una specialità fra le più apprezzate sulle tavole ferraresi.
Le prime notizie sono relative a una lettera che il 15 febbraio 1481 Lorenzo il Magnifico scrisse al duca Ercole I d'Este per ringraziarlo del «salame» che gli era giunto «graditissimo». La troviamo esaltata anche in un poemetto del 1722 dal titolo "Salamoide", composto da Antonio Frizzi, che nelle "Memorie per la storia di Ferrara" attribuisce la sua invenzione a quei porcaroli valtellinesi e trentini che d'inverno scendevano dalla montagna verso le valli del Po.
A testimoniare le lontane origini della salamina da sugo sono la tipica forma a spicchi, motivo ricorrente sul vasellame del XV-XVI secolo, e la denominazione del suo interno costituito da carne scelta, ossia l'"investitura", che richiama chiaramente la realtà feudale.
La salamina risulta da una sapiente mescolanza di carni suine, insaporite da spezie e vino rosso, a volte rinforzato da marsala o brandy; il suo inconfondibile sapore le viene anche dalla stagionatura delle durata di nove-dieci mesi.
La cottura deve essere lenta, della durata di quattro-sei ore: solo allora potrà essere servita intera al cucchiaio, come vuole la tradizione, o a fette con purea di patate. Esiste anche la variante della salamina da taglio, che si serve a crudo: meno grassa, di minore speziatura, più garbata nel sapore e al palato, servita con meloni e fichi, ma anche con sottaceti.